18 maggio 2017 ore: 14:10
Giustizia

Apre la sala cinema per i detenuti del carcere di Parma

Un film al mese in lingua originale e con i sottotitoli e due proiezioni, una per i detenuti in alta sicurezza, una per quelli in media. Il progetto è stato voluto dal Garante comunale, in collaborazione con il cinema cittadino Edison d’essai. Ieri la prima proiezione
Cinema. Poltroncine

PARMA – ?Il primo film è stato “Fiore” di Claudio Giovannesi, ambientato in un carcere minorile. Il prossimo sarà “Moonlight” di Barry Jankis, che agli ultimi Oscar ha raccolto 3 statuette, storia di un ragazzino in difficoltà in un quartiere di Miami segnato da droga e violenza. Sono questi i primi 2 film proiettati nella sala cinema interna del carcere di Parma: un progetto ideato da Roberto Cavalieri, Garante comunale per i detenuti, e che ha trovato immediata collaborazione sia nella direzione dell’istituto penitenziario, sia nella Fondazione delle arti Solares – che in città gestisce già la sala d’essai Edison – chiamata a curare la programmazione. La sala è stata ricavata nella vecchia sala teatrale, ristrutturata grazie alla Fondazione Cariparma. 

Per ora si tratta di proiettare lo stesso film 2 volte al mese, una per i detenuti del circuito Alta sicurezza, una per quelli in Media sicurezza. “Quando il garante mi ha contattato – racconta Michele Zanlari, gestore dell’Edison – l’unica condizione che ho posto è stata di non portare il cinema nel carcere per forza come elemento didattico. Sono convinto che ognuno possa goderselo come vuole: chiunque è pubblico. E anche in carcere manteniamo la nostra filosofia d’essai: solo film in lingua sottotitolati”. Per avviare il progetto, Zanlari ha incontrato i detenuti delle 2 sezioni e sottoposto un questionario, per capire i gusti e conoscere cosa il cinema rappresenti per loro: “Il panorama è decisamente eterogeneo: ci sono gli stranieri che non hanno mai visto un film in Italia, ci sono i detenuti in carcere da 25 anni che da allora non sono più entrati in sala”. 

Ieri l’esordio con “Fiore”. Finita la proiezione, accese le luci, i detenuti ci hanno messo qualche minuto per tornare alla realtà e hanno chiesto di aprire un dibattito, sebbene non fosse previsto. “Hanno molto apprezzato il realismo del film, volevano parlare della vita ‘dentro’. Due ragazzi mi hanno detto che per un periodo sono stati detenuti proprio nel carcere in cui il film è ambientato. Un altro mi ha detto che conosceva la protagonista, Daphne Scoccia, che in ‘Fiore’ interpreta se stessa, perché con lei aveva vissuto nella stessa comunità. È stata un’esperienza molto forte: vedere le sbarre sullo schermo, mentre accanto a te tintinnano le chiavi degli agenti penitenziari non è facile”. Prossimo appuntamento, a giugno, “Moonlight”, concesso gratuitamente dai distributori, sebbene in Italia sia uscito solo pochi mesi fa. Il film di luglio, invece, sarà “Sing Street” di John Carney, brillante commedia musicale ambientata nella Dublino degli anni Ottanta: “Dopo 2 pellicole impegnative, abbiamo pensato fosse il momento di un’evasione piena”. 

Superata la pausa estiva, da settembre sono già previste nuove proiezioni: un paio di registi hanno chiesto di poter andare direttamente a presentare il proprio film, e alcuni detenuti stranieri hanno suggerito di proiettare pellicole dei loro Paesi d’origine, per farli conoscere a tutti: “Ho l’elenco delle loro nazionalità, mi sembra un’ottima idea. Se continueranno a mostrare tutto questo entusiasmo, vorremmo provare a rendere le proiezioni bisettimanali. Chissà, in futuro potremmo anche pensare di aprire al pubblico esterno”. 

“Prima di questa avventura non conoscevo nulla del carcere – conclude Zanlari –. Credevo di trovare diffidenza, ho trovato un’enorme gentilezza sia da parte degli agenti, sia dei detenuti. È un ambiente che comprime molto le persone, riuscendo spesso a farne emergere i lati positivi, che magari, in contesti più ampi, non trovano lo spazio per affiorare. Tutti, a partire dagli studenti, dovrebbero vedere almeno una volta cos’è davvero la realtà carceraria”. (Ambra Notari)?

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